PALAZZO CAMERINI-GRADENIGO (BEMBO) Il palazzo di origine quattrocentesca, prende il nome dall'ultima famiglia di proprietari : i Camerini. Nel '500 fu l'abitazione di Pietro Bembo, fine umanista, intorno al quale si riunivano gli intellettuali padovani. Una lapide esposta vicino al portone d'ingresso testimonia che Benvenuto Cellini "ritrasse l'effige dell'ospite illustre". Nella sua casa il Bembo possedeva una grande raccolta di libri, monete, quadri e fra questi un San Sebastiano del Mantegna. Quando nel 1537 ospitò il Cellini si fece plasmare una medaglia con l'effige e il suo nome in cambio di tre cavalli. Nel 1952 il palazzo fu assegnato al Comando operativo della Terza Armata, mentre dal 1972 e è sede del Comando dell'Artiglieria Contraerea dell'Esercito. Dal 1956 è adibito a museo con l'intento di rendere omaggio ai caduti in guerra e rendere disponibili per ricerche storiografiche le testimonianze storiche della Prima Guerra Mondiale. In esso è presente una ricca documentazione, anche fotografica, nel settore del Carso e del basso Piave dove fu impegnata la Terza Armata.
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